Velletri Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Fra i monumenti più importanti si ricordano la chiesa di Santa Maria del Trivio, costruita nel 1622, che sorge a fianco della trecentesca torre del Trivio, e la cattedrale di San Clemente, che oggi appare in forma seicentesca, frutto della ricostruzione di una chiesa del XIII secolo a sua volta sorta su un antico tempio di Marte del IV secolo a.C., la chiesa conserva ancora delle tracce dell'antico tempio al suo interno.
 Tra le prime e più importanti opere della città si ricordi: la Torre del Trivio del '300, con 50 m di altezza, ha pianta quadrata e nella parte superiore è aperta da una serie di bifore, su tre piani, e da un piano con doppi monofore.
 Tra gli edifici civili si nota il Palazzo Comunale (anch'esso venne semidistrutto dai bombardamenti), iniziato nel 1573 e terminato in buona parte nel 1590, sede del Museo civico archeologico che raccoglie materiali dal VI secolo a.C. alla tarda età imperiale, museo che fu fondato dal cardinale Stefano Borgia, che nacque a Velletri il 3 dicembre 1731, appartenente alla grande famiglia dei Borgia, famiglia che influenzò la storia della città di Velletri per secoli. Stefano Borgia era un intellettuale di fama europea e mecenate, tanto che il museo che creò a Velletri fu famoso in tutta Europa e fu visitato anche da Johann Wolfgang von Goethe che ne decantò la bellezza nel suo libro Italienische Reise (Il viaggio in Italia), oggi la maggior parte delle opere di questo museo sono lontane da Velletri. hi.
Museo Civico
 l Museo espone tutte opere archeologiche provenienti dal territorio di Velletri e zone limitrofe. Vanto della raccolta è senza dubbio il Sarcofago delle Fatiche di Ercole, noto anche alla letteratura archeologica internazionale con il nome di Sarcofago di Velletri. Sicuramente tra le opere più significative dell’arte romana, questo monumentale sarcofago, del II sec. d.C., è divenuto ormai, l’emblema del patrimonio archeologico della Città di Velletri.
 La raccolta è costituita preminentemente da: materiali lapidei (cippi, sculture, urne funerarie, epigrafi) e materiali fittili (lastre architettoniche, votivi, instrumentum domesticum) che vanno dal periodo preistorico a quello altomedievale.
 Tra le opere più rilevanti, oltre al già citato sarcofago romano, meritano particolare menzione: la Lastra dell’Orante, una lastra sepolcrale cristiana di IV secolo d. C. con scene dal Vecchio e Nuovo Testamento, e le cosiddette Terrecotte Volsche, lastre fittili di rivestimento rinvenute nel 1910 nell’area delle S.S. Stimmate.
  La Cattedrale, fu edificata su un luogo di culto della fine del XII secolo, a sua volta costruito su di una chiesa paleocristiana, risalente forse al IV secolo.
  È dedicata a S. Clemente e fu continuamente rimaneggiata nell'arco di ben dodici secoli, dal IV al XVII. Questa presenta una facciata mancante, decorata solo da un bel portale del XVI secolo e, all'interno conserva, il ciborio dell'altare maggiore sormontato da un'edicola cosmatesca del 1200, una Madonna delle Grazie della stessa epoca, una Madonna col Bambino del 1486 di Antoniazzo Romano. Il suo ingresso si apre sullo sfondo di una magnifica piazzetta porticata nel centro cittadino. Nel Museo Capitolare, qui ubicato, si trovano belle opere tra le quali si notino una Madonna con Bambino e Angeli di Gentile Fabriano del 1426-7, due Madonne di Antoniazzo Romano e una Croce reliquario con forti influenze bizantine.
 Altri monumenti giunti fino ad oggi sono porta Napoletana, la vecchia porta di ingresso sud alla città costruita nel 1500 da muratori lombardi, senza contare i resti di varie ville romane sparse per lacampagna veliterna purtroppo tenute in uno stato di abbandono, ville appartenute anche a imperatori romani come Augusto, Ottone, Tiberio Claudio Nerone, Caligola, Marco Cocceio Nerva, oppure quella di Caio Mario Arpinate; è bello notare come le zone della campagna Veliterna dove esistevano queste ville e dove sono le rovine portino ancora i nomi di quei grandi imperatori come: contrada San Cesario da Augusto, Colle Ottone da Ottone, Contrada Tivera da Tiberio, Colle Nerva da Nerva, oppure Via Piazza Mario da Caio Mario Arpinate, ma ache Tarquinio il Superbo possedeva una villa gia nel 400 a.c, la campagna veliterna nei secoli ha anche restituito antiche vestigia romane, molte purtroppo lontane da Velletri e sparse nei musei italiani e d'Europa, un esempio per tutte la famosa Pallade Veliterna, oggi al Louvre di Parigi, altre conservate nel Museo civico archeologico comunale, come il famoso Sarcofago di Velletri, pezzo unico al mondo per le sue caratteristiche.